IL DENTE AVVELENATO
Una carie, anche semplicemente una piccolissima carie. E che sarà mai!!? Una visita veloce dal proprio dentista di fiducia, una piccola otturazione in amalgama ed in meno che non si dica, tutto ritorna come prima. O forse no? In verità nessuno si mai chiesto cosa ci fosse dentro quella patina argentata che solitamente si utilizza per risaturare il dente corroso; nessuno se lo è mai chiesto, perché a nessuno verrebbe mai in mente di mettersi ad indagare su una cosa tanto normale e di così larga diffusione. L’amalgama odontoiatrica più solitamente utilizzata (in Italia si contano due dentisti e mezzo su tre) è quella formata da una speciale miscela di stagno, argento, rame e… piccole quantità di mercurio. Come? Abbiamo capito bene? Il mercurio??? Ovvero nelle nostre bocche ci sarebbero piccole quantità “irrilevanti” del secondo minerale più tossico del pianeta? (Il primo ricordiamo essere l’amianto). Ebbene si.
La gravità della situazione è inoltre accentuata da un’altra amara considerazione: il fatto è che mentre qui in Italia nessuno ne parla, in molte parti del pianeta questo dibattito è largamente acceso da qualche anno e specificatamente… da più di mezzo secolo! Negli Stati Uniti (dove l’amalgama è stata più volte dichiarata illegittima e poi riabilitata) sempre più dentisti utilizzano dei prodotti alternativi (otturazioni in ceramica o in leghe sintetiche naturali); in Germania (uno dei paesi produttori di amalgama) sono stati istituti addirittura delle associazioni contro questo prodotto e indette milioni di cause legali verso i produttori delle otturazioni (cause naturalmente vinte). Ma c’è di più: in molti paesi europei esse non si utilizzano quasi più. Parliamo della Svezia, della Danimarca e della Norvegia (dove dal gennaio 2008 l’utilizzo di amalgama odontoiatrica è addirittura stata dichiarata illegale). Certo questi paesi hanno giustificato tale scelta perché durante la cremazione di cadaveri era stata stimata una grande quantità di mercurio (ricordiamo ancora una volta che il mercurio è tossico) liberato nell’aria con gravi danni per l’ambiente. Quindi per l’ambiente sarebbe tossico ma nelle nostre bocche non comporterebbe alcun danno??? Questa è la paradossale giustificazione “ufficiale” del settore medico (giustificazione che in Italia ha comportato anche un ben chiaro decreto legge da parte dell’ora Ministro della Salute Sirchia). Difatti in Italia a parte uno speciale di Report su Raitre andato in onda nel 1998 e la pubblicazione di due libri da parte di tale Adolfo Panfili, nessuno ne sa nulla e ne ha mai sentito parlare. Tutto è scomparso dietro i rincuori della voce ufficiale. Ma tutte le giustificazioni addotte sono state (lasciatemelo dire) assolutamente vaghe, confuse, di circostanza. I danni per la salute provocati dal mercurio sono risaputi e gravissimi. Molti soffrono di una malattia che si chiama mercurialismo (malattia che tra l’altro non è facilmente diagnosticabile) e quando, senza sapere né della malattia né del mercurio contenuto nell’amalgama, si fanno una bella otturazione, incominciano ad avere seri problemi di salute. Ma anche per chi non è “allergico” al mercurio il rischio c’è poiché stiamo sempre parlando di un qualcosa di tossico (non ve lo avevo ancora detto che il mercurio è tossico?). Si stima infatti che i minerali delle amalgame possono dare luogo a reazioni chimiche o campi magnetici nella nostra stessa bocca (dove l’ambiente necessariamente umido è propedeutico a queste reazioni) e liberare delle quantità sorprendenti di mercurio che vanno a finire per la maggior parte nel cervello e per il resto sparse un po’ qua ed un po’ per tutto il corpo. Ogni corpo reagisce in modo differente al mercurio ma i sintomi maggiormente riscontrati sono per lo più a carico del sistema nervoso ed endocrino con depressione (molte persone sono gentilmente pregati di rivolgersi ad uno psicoterapeuta: stanno male e gli si risponde: “non hai niente! È tutto nella tua testa!”), irritazione, attacchi d’ansia, astenia, spossatezza, mal di testa (dovuti comunque ai campi magnetici)… Inoltre ci sono i danni a livello digestivo e respiratorio… Insomma il fatto sussiste reato.
Senza falsi allarmismi, vi vorrei solo chiedere chi di voi VOLONTARIAMENTE accetterebbe di farsi mettere in bocca qualcosa di tossico (e potenzialmente di molto dannoso), sapendo tra l’altro che esistono delle valide alternative??? Credo proprio nessuno. Beh qui in Italia funziona che soltanto chi ha delle valide informazioni (il problema rimane sempre quello) può decidere cosa fare e come farsi curare e per tutti gli altri beh… non rimane che affidarsi alla voce ufficiale della Medicina.
per saperne di più:
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90110,00.html